
Introduzione ai Sigari

Introduzione al Sigaro
“Un grande sigaro non si fuma, si degusta.”
“Ogni boccata deve essere un’esperienza di ricercato piacere per i
nostri sensi. Fumate meno, ma meglio e con maggior consapevolezza, fatene un
culto, una filosofia!”
Zino Davidoff
Benvenuto
nella Guida Introduttiva ai Sigari.
Attraverso semplici passaggi verrai a conoscenza di tutte le caratteristiche
necessarie per degustare al meglio il tuo Sigaro.
Innanzitutto
vedremo come prepararsi all’assaggio, per poi passare alla degustazione vera e
propria.
Una
volta completata la lettura di questa prima sezione potrai compilare in maniera
altamente tecnica e dettagliata la scheda dei tuoi Sigari.
Ricorda
che lo scopo di questa sezione è quello di introdurti all’arte della
Degustazione ma non potrà mai sostituirsi ad un corso organizzato da un ente
certificato e professionale. Ogni informazione trattata nel seguito è
liberamente interpretata al solo scopo di avvicinarti al mondo della
Degustazione.
Un sigaro è un cilindro composto da foglie
di tabacco, seccate, fermentate e arrotolate per essere fumato.
La storia del fumo è legata alla scoperta
delle Americhe con la quale si viene a conoscenza di una tradizione secolare
per le popolazioni indigene: il fumo.
Prima dell’avvento degli europei nel Nuovo Continente sono i Maya a coltivare
la pianta del tabacco e ad utilizzare le sue foglie per confezionare i sigari.
Agli inizi del XVI secolo i Conquistadores diffondono in Spagna e in Portogallo
l’abitudine di fumare il sigaro che diviene un simbolo di benessere e
ricchezza.
Nella seconda metà del XIX secolo è l’isola di Cuba il principale produttore di
sigari con le sue circa 1300 fabbriche: dalla coltivazione del tabacco al
confezionamento del sigaro la produzione viene eseguita totalmente a mano. Agli
inizi del nuovo secolo vengono introdotti nuovi macchinari in grado di
aumentare la produzione ma a discapito dell’occupazione. A Cuba c’è infatti una
forte opposizione al nuovo modello produttivo che porta in pochi decenni
all’emigrazione di alcuni marchi verso le vicine regioni del Messico,
dell’Honduras, della Repubblica Dominicana e riduce drasticamente il numero
delle fabbriche a meno di 130.
Nel 1959 c’è una svolta epocale con l’avvento di Fidel Castro che insorge
contro il generale Batista e prende il potere: il nuovo regime procede alla
nazionalizzazione delle società cubane e di quelle estere con l’esproprio delle
fabbriche e l’istituzione del monopolio di stato, la Cubatabaco. Questo
processo porta i principali proprietari e le proprie famiglie ad espatriare
nella vicina Repubblica Dominicana per riprendere la produzione lontano da
casa.
Il
tabacco oggi è diffuso in tutto il mondo e oltre un centinaio di paesi
coltivano questa pianta. La qualità superior però viene solitamente
associata alla lavorazione artigianale di certi pezzi particolari,
detti puros, arrotolati con cura e fatti con una materia prima
eccezionale, che contraddistingue il territorio di Cuba, ritenuta con
ragione il luogo ove trovare i più pregiati sigari al mondo.
Composizione del Sigaro:
Il sigaro è composto da 3 tipologie di
foglie principali: capa, capote e tripa.
La capa è la parte più importante e quindi
la più costosa del sigaro. Queste foglie devono essere perfette, non solo
esteticamente ma anche nella loro struttura. La Capa deve essere soffice e
leggermente elastica, ma al tempo stesso non troppo oleosa. Per ottenere questo
risultato, le foglie della capa sono lasciate invecchiare per 1-2 anni nei depositi
della fabbrica.
Il capote è invece un rivestimento
intermedio costituito da un’ulteriore foglia di tabacco, la cui funzione è
quella di dare una prima forma al sigaro. Queste foglie vengono prese dalla
parte centrale alta della pianta e sono aromatiche, aiutano la combustione.
La tripa, o ripieno, può essere composta da
foglie intere (nei sigari di maggior pregio) o da trinciato di tabacco. Deriva
da tre tipi diversi di foglie prese da parti differenti della pianta. Partendo
dalla cima fino alla base della pianta, questi tre tipi di foglie sono
conosciute col nome di ligero, seco e volado.
Immagini: cigarcabana.com
Le foglie ligero hanno un aroma forte e pieno dovuto alla grande quantità di
oli al loro interno derivanti da un’intensa esposizione solare. Questi oli
provocano una combustione lenta perciò le foglie ligero vengono poste al centro
del sigaro.
Le foglie seco vengono prese dal centro della pianta e, sebbene abbiano un
aroma e un colore meno decisi, come le foglie ligero hanno una combustione
lenta.
Le foglie volado sono quelle della base della pianta. Esse hanno un aroma
estremamente dolce ma hanno una combustione veloce e svolgono un ruolo
importante nel fumare il sigaro.
La combinazione di questi tre tipi di tripa
ha una grande importanza nel determinare il sapore di un sigaro. Gli esperti
che scelgono le quantità di queste tre diverse foglie sono dei grandi
professionisti stimati nel mondo, poichè sono responsabili dell’aroma e del
gusto unico che possiede una particolare marca di sigari anno dopo anno.
Struttura del Sigaro:
Cappuccio
Un piccolo pezzo rotondo realizzato con l’involucro della foglia
ed attaccato alla testa di un sigaro mediante colla naturale inodore e
insapore. Lo scopo del cappuccio è quello di garantire l’involucro.
Testa
L’estremità chiusa di un sigaro. La testa di un sigaro fatto a
mano deve essere tagliata a circa 2-3 millimetri prima di accenderlo.
Etichetta o Anella
L’etichetta che si trova intorno alla testa di un sigaro e che
permette di riconoscerne la casa di produzione.
Piede
La fine del sigaro che si accende.
Processo di Realizzazione del Sigaro
In
nessun altro luogo viene coltivato un tabacco migliore di quello di Cuba. E
solo alcune aziende agricole selezionate risultano idonee per la coltivazione
del tabacco degli Habanos. Gli Habanos sono una categoria di sigari
irraggiungibile al di fuori del territorio dell’Isola di Cuba e questo dipende
non soltanto dalla saggezza dei coltivatori e degli arrotolatori, ma anche da
condizioni naturali particolari. Sono 4 le regioni a Cuba che hanno le
caratteristiche naturali necessarie: Vuelta Arriba, Partido, Semi Vuelta,
Vuelta Abajo (viene ritenuta la terra migliore al mondo per la coltivazione
della pianta da sigari). In esse è presente una condizione climatica non
riscontrabile in nessun altro luogo al mondo.
Coltivazione:
Le
coltivazioni di tabacco si differenziano per due tipi diversi:
Per le foglie dell’involucro esterno del sigaro si usano campi coperti (Tapado
“Coperti” → da qui si ricava la Capa). Sono coperti da panni di mussola che
filtra la luce solare e trattiene il calore. In questo modo escono foglie più
grandi e più fini.
-
Le foglie inferiori offrono colorazioni più chiare
-
Le foglie superiori forniscono involucri esterni di colorazione
più scura
Le foglie del ripieno e della legatura stanno invece all’aperto, alla luce
diretta del sole. Esistono tre tipi principali di foglie prelevate da tale
pianta:
-
Ligero → Le
foglie più in alto sono quelle usate per l’involucro esterno da un sapore forte
-
Seco → quelle
centrali sono le più delicate e vengono usate per l’aroma e per il sapore medio
-
Volado → quelle
più in basso per involucri esterni dal sapore più leggero, utilizzate
soprattutto per la loro combustibilità e per le legature
Il
lavoro ha inizio sotto il calore ardente di giugno e luglio e prosegue senza
sosta per 9 mesi.
Le
piantine vengono coltivate in speciali vivai e dopo 45 giorni possono essere
trapiantate. I campi vengono seminati in periodi diversi in modo da poter
distribuire il carico di lavoro in ogni stagione. In totale ci vogliono circa
17 settimane per le piante coltivate al riparo e di 16 per quelle coltivate al
sole.
Mietitura e Stagionatura:
La
mietitura è un compito laborioso dato che ogni singola foglia deve essere raccolta
a mano. Una sola pianta richiede quasi 30 giorni di mietitura visto che bisogna
attendere giorni interi tra un raccolto e l’altro.
Le
foglie raccolte vengono portate nel granaio dell’agricoltore per la
stagionatura all’aria. Si tratta di un lento e accurato periodo di stagionatura
all’aria per eliminare l’umidità e che porta gradualmente la foglia ad una
colorazione marrone-d’orata. Le foglie vengono cucite a coppie e messe in modo
tale da penzolare su pertiche coricate su rastrelliere sul granaio. Man mano
che la foglia stagiona, la pertica viene sollevata progressivamente sempre più
in alto nelle rastrelliere. Una volta che la foglia è stagionata il lavoro
passa alla casa dello smistamento o Escogida.
Casa dello smistamento o
Escogida
Avviene,
in questo step, un processo di fermentazione per un periodo di circa 30 giorni
per ammorbidire il sapore delle foglie. Le foglie sono smistate e classificate
con la massima attenzione per l’involucro esterno. Esistono più di 50 categorie
diverse con lo scopo di garantire che solo le più perfette vengano
utilizzate per un habano. Le foglie del ripieno e della legatura vengono
scostolate eliminando la venatura centrale.
Avviene
un secondo processo di fermentazione più intenso per le foglie del ripieno e
della legatura. Dopo la seconda fermentazione vengono confezionate in balle
fatte di corteccia di palma per il processo di invecchiamento che può durare
anche due anni.
Umidificazione, suddivisione e
miscelazione
La
foglia arriva finalmente nelle leggendarie fabbriche di sigari cubani con quasi
200 anni di tradizione.
Gli involucri esterni vengono umidificati
per ridare morbidezza e renderli uniformi ed elastici. Vengono poi appese in
rastrelliere e messe in speciali zone areate fintanto che l’umidità si sia
rassorbita in modo uniforme.
Le mani
esperte di artigiane qualificate provvedono alla scostolatura con abili gesta.
Si procede poi alla suddivisione in circa 20 gruppi diversi per dimensione e
forma. → molte donne vengono usate in questo processo da qui la leggenda
che gli habana vengano avvolti su cosce di vergini.
Le
foglie del ripieno e della legatura vengono invece tirate fuori
dalle balle in cui si trovano per poterle esaminare e se necessario vengono
sottoposte ad areazione su rastrelliere per eliminare l’umidità in eccesso. Il
settore di miscelatura viene denominato “Il mazzo di carte” poichè il processo
di assemblaggio per eseguire una miscela è analogo a quello di quando si
mescolano le carte.
Confezionamento
Dopo
quasi 3 anni dalla raccolta avviene il vero e proprio confezionamento. Esistono
4 categorie dei Torcedores (coloro che confezionano i sigari) e solo alla
categoria più elevata è consentito di confezionare gli habanos di maggiori
dimensioni e più complicati. In un giorno un Torcedor riesce a realizzare un
massimo di 60 sigari.
Gli
strumenti utilizzati per realizzare un sigaro a mano sono:
- una tavoletta di legno
- una taglierina →
chaveta
- una ghigliottina per tagliare il sigaro
- un recipiente con colla
natura insapore e inodore
- una
mascherina per misurare lunghezza e diametro
- un piccolo punzone
Nel
1865 venne suggerito di affiancare al lavoro degli artigiani l’ascolto di alcune
letture. Così nacque la figura del lettore →
durante queste giornate vengono letti romanzi come “Romeo e Giulietta” e il “Conte
di Montecristo” tanto apprezzati da dare il nome ai principali sigari cubani
oggi venduti.
L’artigiano
dispone davanti a sè le due o tre mezze foglie che costituiscono la legatura,
poi raggruppa le foglie del ripieno piegando ed allineando ogni foglia in modo
da garantire un passaggio obbligato al fumo. La foglia Ligero viene sempre
posta al centro. Si forma poi l’involucro avvolgendo il ripieno nella legatura.
Il prodotto viene poi pressato per circa 30 minuti in uno stampo di legno per
assestarne la forma. Viene poi predisposta la foglia per l’involucro esterno e
il tutto viene avvolto in maniera da stendere accuratamente la foglia. Lo stato
di tensione della foglia deve essere perfetto. Con un abile gioco di mani viene
applicato il cappuccio che formerà la testa del sigaro. Il sigaro viene poi
tagliato con la ghigliottina per ottenere la lunghezza desiderata.
Controllo della qualità
Vengono
svolte rigorose prove di controllo e qualità in tutte le fasi della lavorazione
manuale. I sigari raggruppati in mazzetti vengono posti in apposite sale dove i
tecnici verificano i sigari rispetto a peso, lunghezza, diametro, consistenza,
confezionamento ed aspetto. Vengono pertanto esclusi i sigari che non superano
tali test.
Ogni
fabbrica ha il suo gruppo di assaggiatori (catadores) che degustandoli ne
verificano la qualità.
Condizionamento e conservazione
Prima
dell’imballaggio finale i sigari vengono portati nella stanza di
condizionamento dove vengono conservati all’asciutto in armadi rivestiti in
cedro per rilasciare l’umidità in eccesso. Le condizioni vengono mantenute tra
i 16 e i 18 gradi con un percentuale di umidità relativa tra il 65% e il 70%.
Smistamento
ed imballaggio
Una
volta eliminata l’umidità in eccesso i sigari vengono smistati in massa per
colorazione e tonalità di colore fino ad arrivare a 60 o più tonalità diverse,
tali a garantire che tutti i sigari nella scatola siano della stessa tonalità.
I
sigari vengono ulteriormente selezionati per tonalità in modo da inserire i più
simili tra loro all’interno della loro scatola, procedendo dal più scuro a
sinistra al più chiaro a destra. Avviene poi l’applicazione dell’etichetta o
fascetta e l’allineamento dei sigari nella scatola per concludere con
l’impacchettamento finale nella scatola specifica per sigari, opportunamente
decorata.
Per
garantire la qualità bisogna verificare che sia presente:
il sigillo di garanzia verde
introdotto nel 1889
il sigillo di denominazione
d’origine degli habanos
La scritta sul fondo:
- “Hecho in cuba” → “Fatto
a cuba”
- “Habanos SA” → la
società che li commercializza
Come sono stati prodotti:
-
Totalmente a mano TL → “Tripa
Larga” (Ripieno Lungo)
-
Totalmente a mano TC → “Tripa
Corta” (Ripieno Corto)
-
Oppure se non è presente tale scritta è fatto a macchina